Liguria: contrade, villaggi, paesi, città. Vol I - page 118

Nel 1934 viene nominato Commissario Prefettizio e, l’anno successivo,
Podestà Giuseppe Varni (detto Nino), che resterà in carica fino al 1945.
Sono gli anni della Campagna di Etiopia cui partecipa negli alpini del
“Pieve di Teco” anche Mario Varni, che verrà poi ucciso dai tedeschi.
Il 17 marzo 1934 un Caproni Idro III dell’Aereonautica, in volo da Vigna di
Valle (Bracciano) al Lago di Iseo, cade in località “Picciurezzu”. I tre
componenti dell’equipaggio muoiono. I loro corpi vengono trasportati a
Genova accompagnati dal “cuore di questa nostra gente montana
profondamente commosso e in preghiera”, come ricorda un anonimo
notista.
Quando scoppia la guerra giovani e anche meno giovani partono. Sono
ancora molti e anche questa volta tre di loro non torneranno. Si tratta di
Pietro Biggi (disperso in Russia), di Andrea Varni e Giovanni Varni
(dispersi in Grecia).
Il 27 novembre 1942 arriva la luce elettrica a Fascia. Vanno in pensione
lumi, lumini, lampade a carburo e così via.
L’otto settembre 1943 con la fisarmonica del “Giunin da Elena” si
festeggia la fine della guerra che invece sta per toccare direttamente il
paese.
Dopo pochi giorni iniziano a passare gli sbandati che cercavano di
guadagnare il sud e cominciavano a ritornare alcuni giovani del paese.
Dopo poco tempo si iniziano a vedere alcuni militari che si nascondono e
chiedono da mangiare.
Inizia la Resistenza. Fascia viene a trovarsi al centro della Storia.
Un apposito capitolo scritto da uno dei protagonisti della lotta partigiana
ricorda quei giorni. Ma non possiamo dimenticare i primi patrioti laceri e
affamati, rispettosi e umili, i “lanci” degli aeeoplani, la missione
americana, con il californiano che parlava il dialetto di Caprile, il partigiano
tedesco, il medico russo, i rastrellamenti e le sparatorie, i giovani alpini
bresciani e bergamaschi passati a combattere per la libertà, la famiglia
ebrea nascosta di cui sapevano ma nessuno mai parlò, neppure nei
momenti in cui la stessa esistenza del paese era in pericolo.
Non possiamo soprattutto dimenticare che anche il paese di Fascia ha
pagato un suo tributo di sangue al riscatto d’Italia.
Mario Varni uno degli uomini di collegamento tra la popolazione e i
partigiani, assieme all’allora podestà e ad altri, ucciso dai tedeschi il 4
febbraio 1945 sull’ultimo argine dell’ultima fascia prima del bosco.
Tutti episodi tragici, curiosi, tante figure di ogni tipo. Finché il 24 aprile
1945 i partigiani scendono a Genova e ritorna la normalità.
1...,108,109,110,111,112,113,114,115,116,117 119,120,121,122,123,124
Powered by FlippingBook