Liguria: contrade, villaggi, paesi, città. Vol I - page 113

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spese”. Dal che si può dedurre che il volontariato ha antiche radici nella
nostra gente.
Nel 1829 diviene Sindaco del Comune Giacomo Ghiglione di Fascia
nominato il 17 giugno, il quale fa giuramento il 3 luglio, e che “senza
autorizzazione e di modo proprio” nello stesso mese trasferisce la sede
comunale da Carpaneto a Fascia. Sarà sindaco fino al 1831 quando sarà
sostituito da Domenico Varni che resterà in carica sino al 3 maggio del
1833. In quell’anno, quando il Comune ha 580 abitanti, viene avanzata
l’istanza di riportare l’Archivio a Carpaneto, ma viene respinta. Ci vorranno
altri anni prima che il Comune ritorni a Carpaneto.
Problemi più urgenti sopravvengono, nel 1835 si delibera di rettificare la
strada comunale da Fascia a Rondanina essendo quella esistente “ troppo
scoscesa e ripida e malagevole” e il 2 settembre si delibera “lo
stabilimento di tre lazzaretti se sgraziatamente si manifestasse il cholera
morbus”. Cosa che avvenne l’anno successivo. Nel mese di luglio
muoiono ben 24 persone per “attenta
erogazione cholera morbi” come annota diligentemente nei suoi registri il
parroco di allora, il canonico G. B. Queirolo
canonico Giovanni Battista Queirolo.
La Cappelletta di San Rocco
a San Rocco protettore degli appestati. In tale cappelletta, restaurata
cento anni dopo, ancor oggi la seconda domenica di luglio si celebra la
S.Messa. Fino a non molti anni orsono, tutta la popolazione si recava a
piedi (in tempi più antichi in processione coi Cristi) sul monte, dove poi
si fermava a pranzare sui prati. Ogni gruppo di famiglie aveva il suo
posto preventivamente falciato.
In esecuzione di un
voto degli abitanti di
Fascia nel 1836
venne edificata
presso la Casa del
Romano, nella
località Tre Croci,
così chiamata per le
tre croci della
leggenda di cui si è
già parlato, una
cappelletta dedicata
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