Liguria: contrade, villaggi, paesi, città. - page 39

marineria del tempo: Erasmo e Nicolò Schiaffino e Giuseppe De
Gregori.
Probabilmente il rilievo di quella iniziativa costituisce un episodio
eccezionale, non facilmente emulabile, anche perché storicamente
collocato davvero all’inizio di un percorso di ascesa destinato a
durare quasi mezzo secolo, secondo un processo di crescita
economica della città assurto ben presto alla dimensione
dell’epopea celebrata e narrata con toni commossi (e convinti) dal
benemerito camogliese Gio Bono Ferrari (1882 – 1942) nel suo “La
città dei mille bianchi velieri” e in altri lavori degni di attenzione e
ammirazione, preziosi strumenti di conoscenza e “archivio locale”.
Ma, come è connaturato alla macro e tanto più alla microstoria, non
si dà riflessione o racconto che prescinda dalle persone in carne ed
ossa che interpretano e rendono comprensibili le più varie e
complesse vicende delle grandi e piccole comunità.
E così, agli estensori del presente scritto, è parso opportuno
integrare e concludere la sobria anamnesi della Camogli sociale e
civica con quattro inserti non esaustivi, ma significativi.
Si tratta di quattro “schede”, non solo biografiche, dedicate a due
donne e a due uomini che, nello spazio di un secolo e più, hanno
contribuito autonomamente a dilatare e rinnovare profondamente la
portata e la sostanza delle qualità solidali della vita a Camogli.
Diversi e certo lontani, ai limiti dell’impossibilità di comunicare fra
loro, la gentildonna Felicina Casabona, il sacerdote Francesco
Ansaldo, l’avvocato Fortunata Ester Crovari e l’artigiano Ido
Battistone costituiscono un percorso umano originale e ancora
fertile di contenuti su cui meditare.
Vengono affidati in questa occasione alla migliore continuità di
Camogli, anche allo scopo di non perdere la speranza nel futuro, al
cospetto del presente e nella memoria del passato.
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