Liguria: contrade, villaggi, paesi, città. - page 29

E’ chiaro che lo spirito della cultura solidale della chiesa è presente
anche altrove, nella metropoli e nelle cittadine della Riviera (basta
pensare a Chiavari). Ma ciò che qui impressiona e lascia ammirati è
l’intensità delle iniziative, non disgiunta dalla disponibilità dei singoli
(oggi diremmo i privati) a farsi protagonisti di donazioni e
investimenti ragguardevoli restando comunque sempre soci e
responsabili iscritti al nucleo delle varie operazioni solidaristico –
educative e assistenziali.
A questo proposito è difficile resistere alla suggestione del raffronto
e non misurare, o almeno non cogliere, un raccordo ideale fra le
straordinarie decisioni umanitarie della famosa coppia dei coniugi
genovesi Raffaele De Ferrari e Maria Brignole-Sale – i duchi di
Galliera - e i meriti di Felicina Casabona e di suo marito Domenico
Ferrari patrocinatori della creazione dell’ospedale di Camogli e di
altre istituzioni.
Ed è tuttavia comprensibile che anche a Camogli la ventata epocale
del Risorgimento nazionale abbia portato e fatto attecchire le
convinzioni, gli orientamenti e l’ideologia del laicismo e della
Massoneria (la Libera Muratoria), così connaturata a quella
componente della borghesia che voleva introdurre nel processo di
unificazione nazionale anche i contenuti della modernità politica e
del pensiero rivoluzionario di provenienza transalpina.
Oggi quando a Camogli si pensa alla Massoneria – anche dopo i
guai e le degenerazioni subite dal nucleo di questa organizzazione
nel corso degli ultimi 20 anni -, si fa fatica a cogliere qualche segno
della sua presenza che vada più in là nella durata della corona
d’alloro, posta ogni anno alla data del 15 maggio sul basamento
della statua di Simone Schiaffino, l’alfiere dei Mille che
effettivamente fu un libero muratore – affiliato con ogni probabilità
alla massoneria dal capitano Gaetano Schiaffino, con cui ebbe
diversi imbarchi - come si legge nel pregevole scritto di Franco de
Leonardis dedicato alla biografia di Simone Schiaffino, pubblicato
nel volume “Camogli paese modello” (edizioni Corigraf 2005), in
occasione dell’omonima mostra allestita nel Castello della
Dragonara. Del resto allo stesso Simone Schiaffino è intitolata la
loggia massonica di Camogli per quanto ancora ne può rimanere
nel numero degli aderenti.
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