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E’ ciò che comunque deve aver spinto avvocati, studenti, industriali,
negozianti, cambiavalute, rappresentanti di commercio, maestri
elementari, dipendenti delle ferrovie, commercianti, armatori, ufficiali
Il Centro di Camogli visto dal mare
marittimi, pittori, chimici, farmacisti, medici chirurghi, pasticcieri
(sono le professioni civili scrupolosamente registrate dal de
Leonardis) a fondare nel 1902 la loggia intitolata a Simone
Schiaffino di cui si è già detto.
Certamente le esperienze di viaggio, la lunga assenza da Camogli,
la frequentazione dei porti del mondo (da Marsiglia a Rio de
Janeiro, da New York a Londra), la conoscenza di migliaia di altri
fratelli e poi i ritorni a casa e l’intreccio delle esperienze sono alla
base di questa “ricchezza camogliese” della Massoneria che
presenta tuttavia anche in sede locale le categoricità ideologiche
(nella specifico l’anticlericalismo) che connotano tutta un’ ampia
fase pre e soprattutto post – unitaria della società italiana.
Per i segni che tuttavia ne restano, simbolicamente ostentati persino
sulle facciate dei palazzi realizzati da “fratellanze” anche edilizie
