Colpisce obiettivamente il fatto che delle concezioni proletarie e
operaie così vivaci e documentate nella grande Genova, pur così
vicina, restino qui tracce quasi evanescenti, riconducibili alla sola
memoria (peraltro verbalizzata in qualche racconto) dei pochi
testimoni rimasti vivi fino agli anni ‘80/’90 del novecento. Si parla di
una associazione della “Gioventù operaia camogliese” (di cui fa
fede la riproduzione fotografica della bandiera) che avrebbe avuto
sede nell’odierna via Garibaldi– lato monte – all’altezza dello
stabilimento balneare “Miramare” o forse più vicina alla scalinata del
Pineto e che nella dizione popolare veniva chiamata in dialetto
“Societè do rosiggio”, con un appellativo riconducibile ad una sorta
d’istintiva ironia popolare – a sentire l’opinione del pescatore
Lorenzo Viacava “o Napoli” (nato nel 1906) – per cui ai frequentatori
della stessa veniva detto che lì non c’era niente da … rosicchiare e
che potevano ricavare dalla frequentazione di quella sede soltanto
l’ascolto di qualche canzone di battaglia e di qualche infiammato
discorso socialista.
La Piazza del Teatro