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una calda giornata di luglio del 1848, quando Vincenzo Gioberti,
accolto dalle autorità civili e dal parroco Giulio Palladino al suono
delle campane e della banda, pronunciò un animato discorso
sull’indipendenza italiana proprio nella spazio cittadino destinato a
diventare piazza Cristoforo Colombo
11)
.
I
Il progetto di Piazza Cristofolo Colombo 1858
Il quadro degli interventi urbanistici di metà Ottocento si completa
con la sistemazione di un tratto della strada tra Camogli e il torrente
di Migliaro e con il taglio del tracciato, a monte del “Carroggio
Dritto” (poi via Garibaldi), di un percorso carrozzabile destinato a
diventare ( con i nomi di “Strada Nuova”, via Vittorio Emanuele II,
oggi via della Repubblica) la strada commerciale per eccellenza
12)
.
Si prefigurano in questo processo di urbanizzazione, che nella sua
completezza si articola nel corso di circa venti anni, modalità
operative utilizzate anche negli interventi dei decenni successivi:
