Giuseppe Paganelli, nella volta del locale Oratorio dei SS. Prospero
e Caterina
13)
.
L’evoluzione del tessuto insediativo, a partire dagli anni ’60 –‘70
dell’Ottocento, è speculare alla stabilità finanziaria raggiunta dal
borgo marinaro grazie all’armamento di una flotta di velieri che
percorre le rotte più lontane. Tralasciando in questa sede l’analisi di
carattere socio-economico, trattata compiutamente dal Prof. Marco
Doria e dall’Avv. G.B. Roberto Figari, è tuttavia opportuno
sottolineare come l’espandersi della città a monte del nucleo
originario rispondesse ad un’esigenza espressa dall’intera
collettività che, a fronte di un aumento demografico sempre più
consistente, chiedeva più adeguati spazi e nuovi servizi volti a
migliorare le condizioni di vita. L’attivazione della pubblica
illuminazione (1866-’68), l’approvazione di un regolamento
scolastico che incide sulle modalità didattiche e igienico-sanitarie
nelle scuole, l’istituzione di una biblioteca circolante e di alcune
associazioni attente alle prime rivendicazioni assistenziali e
previdenziali di alcune categorie lavorative (naviganti, pescatori,
artigiani) denotano una nuova attenzione ai più