Liguria: contrade, villaggi, paesi, città. - page 64

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In realtà per Camogli, il taglio della ferrovia appare dettato dalla
disposizione a “fasce” del tessuto urbano sicchè i binari, non
provocando tagli nell’agglomerato cittadino, percorrono la città in
parallelo ai percorsi viari del centro e a quelli collinari. Restava però
necessario fin da subito sistemare il passaggio a livello posto fra
piazza Schiaffino, la salita Graziani e la Strada al Boschetto molto
frequentata perché in quegli anni si andava definendo la
configurazione dei palazzi dell’odierna via Lorenzo Bozzo. Si tratta
di uno dei lotti edilizi di maggior rilievo della conurbazione
camogliese dell’Ottocento, segno tangibile della stabilità finanziaria
della classe sociale legata alle attività marittime. L’uno a fianco
all’altro, sette edifici alti oltre 20 metri sul livello
della via ferroviaria, ospitano all’interno dei loro sette/otto piani ampi
appartamenti, dai soffitti decorati e dai locali luminosi e arieggiati. Si
può leggere in questa operazione edilizia una sorta di
autorappresentazione della ricchezza sobria, ma solida degli
armatori camogliesi.
Ciò che trova conferma anche nelle
decorazioni delle facciate: poggioli e
geometrici
stucchi
monocromatici
(palazzo finanziato dagli Schiaffino
“Misciallo” e dai Ferrari “Caretin”),
elementi architettonici dipinti, architravi
e fasce di davanzali su fondi colorati,
fregi con decori del repertorio
iconografico massonico (palazzo detto
del “Puixettu” – armatore Giovanni
Razetto, amico di Garibaldi)
25)
. Come è
stato osservato dal Com. Prospero
Schiaffino, attraverso la lettura della
mappa originale della città disegnata
dall’applicato
Un tipico caruggio
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