dei tanti agriturismi fioriti nell’ultimo decennio accanto a stalle e
cantine, via dalla pazza folla, in rustici che conservano il fascino del
tempo e dei materiali antichi: il legno, il cotto rosso-Bologna, la
pietra
arenaria.
Non sono poche
le aziende che
hanno scelto la
strada
dell’agricoltura
biologica e molte
quelle che fanno
vendita diretta al
pubblico dei loro
prodotti
di
stagione.
Le botteghe
La vespanei raiddei Colli Bolognesi
specializzate, le cantine, i mercati locali, gli spacci aziendali e gli
agriturismi sono i luoghi più indicati per immergersi nella cultura e
nella vita quotidiana di una terra di contrasti. Nelle zone industriali è
la meccanica a farla da padrona, con un ricco settore legato
all’industriamotociclistica. Importante e articolata la food valley che
ruota intorno a caseifici nei quali accanto al re dei formaggi, il
Parmigiano, si sta diffondendo anche la produzione di formaggi
teneri come le caciottelle di MonteSanPietro o le ricotte destinate a
farcire i tortelloni. Il Parmigiano ha un ruolo importante nel ripieno
dei tortellini, simbolo gastronomico di questa terra, al pari della
mortadella Igp che a Zola Predosa, capitale mondiale della
produzione di questo insaccato, dà lavoro a centinaia di persone
negli stabilimenti Alcisa e Felsineo. Le sfogline, con tagliere e
matterello, sono le regine della cucina e i primi piatti contendono lo
scettro del gusto alle ricette su base di carne di maiale o al carrello
dei bolliti. Decine di palazzi e ville patrizie punteggiano un
paesaggio nel quale è ancora ben leggibile il tessuto della
centuriazione romana. Residenze visitabili in occasioni come
concerti e manifestazioni aperte al pubblico delle quali è ricco il
panorama dei cartelloni estivi o delle fiere stagionali. Fra le ville
nobiliari riconvertite aduso convegnistico unpostoapartemerita
