Liguria: contrade, villaggi, paesi, città. - page 10

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poggiate su un
fazzoletto arrotolato
e posto in capo.
Secondo la misura
le “ciappe” erano
portate da una o due
o fino a quattro
donne assieme. Il
lavoro
non
prevedeva periodi
particolari di sosta:
spesso anche in
gravidanza la donna scendeva il sentiero con il carico sulla testa. Se
l’andata costituiva un viaggio economicamente valido, il ritorno non
poteva esser una “perdita di tempo”: al ritorno la donna portava in
capo o nel grembiale le merci acquistate nelle “botteghe”, o sacchi
di sabbia per costruzione o, in mancanza d’altro, filava il cotone e
più spesso il lino che si produceva nella piana del fiume.
L’età non era importante: si cominciava da bambine, per pochi
spiccioli, a fare pratica perché era facile cadere e ferirsi o le lastre
potevano scivolare durante il cammino che avveniva a piedi scalzi. I
sentieri erano spesso sdrucciolevoli, soprattutto dopo giornate di
pioggia.
Oggi, del lavoro delle
portatrici,
rimangono
alcune “pose”, muretti
realizzati ad altezza utile
perché le donne potessero
appoggiarvi la lastra, per
un attimo di sosta e
riposo.
Il nostro sentiero conserva
il ricordo di questo “mondo
d’ardesia”
nella
sua
pavimentazione: grandi
Sentieri dell’ardesia
lastre, lisce e accoppiate o singole, tracciano il percorso
evidenziando la sapienza antica e l’abilità di costruttori. Al centro
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