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Non si guarda più al mare come sola via di navigazione e di scambi
o mezzo per emigrare; si coglie in esso la possibilità di vivere nella
propria terra traendo frutto dall’impresa alberghiera. L’inizio di
questa nuova fase si può far risalire all’acquisto di palazzo Franzoni
da parte di un povero contadino, emigrato e rientrato ricco dalle
Americhe: Lazaro Repetto. Questi, vede nell’edificio la possibilità di
dare al suo paese un albergo di prestigio e realizza L’Hotel Repetto
ma non avrà fortuna anche perché il territorio non è pronto ad
accettare la sfida di un rapporto con altre società abituate ad una
vita più aperta e sociale (in una cartolina spedita in Inghilterra ai
primi del ‘900 il paese è definito triste e noioso). Mancano molte
infrastrutture necessarie all’accoglienza e al divertimento. Così,
fallito l’esperimento Repetto, ci si riduce all’affitto di camere e al
lasciare la propria casa per il periodo estivo recandosi a occupare
nuovamente le case dei vecchi sulla collina e nei dintorni. Il
progresso inarrestabile ha deciso per il paese: se da una parte è
sorto il cotonificio Sciaccaluga poi Olcese, per dare lavoro ai molti
provenienti da un territorio più ampio di quello cittadino, dall’altro
nascono i primi alberghi a conduzione familiare per intere famiglie
del nord.
Cotonificio Olcese.
