Liguria: contrade, villaggi, paesi, città. - page 34

LAVAGNA E L’EMIGRAZIONE
Si parte ma, all’inizio, a lasciare il suolo natio verso lontani lidi sono
soprattutto individui istruiti, che vogliono migliorare la loro posizione
con il partecipare all’edificazione dei nuovi stati americani. Sono
capitani di mare, letterati, medici, ingegneri che chiameranno poi
manodopera destinata a realizzare manufatti che, nello stile e nella
cultura, richiamano la terra d’origine.
E’
questa
seconda
fase
dell’emigrazione che spopolerà interi
paesi e che consentirà il ricrearsi
all’estero
di
nuclei
d’uguale
provenienza e tradizione. Da
Lavagna si parte per lo più per il Sud
America: si è chiamati dai primi
parenti arrivati o dagli amici e
compaesani con la certezza di
ritrovare la stessa lingua, lo stesso
modo di vivere e le stesse amicizie
che si avevano in patria. Molto
spesso s’incarica chi torna di trovare
“una giovane onesta” disposta a
partire per sposarsi e molti matrimoni
avvengono per procura: lo sposo lo
si conoscerà solo all’arrivo nel nuovo
mondo. Altre volte, quando a partire è stato il capo famiglia, moglie
e figli lo raggiungono appena la fortuna, o meglio il duro lavoro, ha
consentito di dare una certa sicurezza ai propri cari. Restano nella
terra d’origine i vecchi a custodire le poche cose ed i ricordi. Alla
loro morte i beni di famiglia rimangono abbandonati in un complesso
sistema di divisioni ereditarie che faranno creare all’estero studi
specializzati nella ricerca di discendenti e coeredi. Il flusso di denaro
non viaggia solo in un verso: dall’America giungono rimesse ma
dall’Italia spesso parte la somma derivante dalla vendita dei beni
Lo stemma è stato
concesso con il Reale
decreto datato
23 febbraio del 1890
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