![]()
navali composti da imbarcazioni che per commercio dovevano
percorrere la stessa rotta, scortati da navi armate di solito
battezzate con denominazioni mariane. Questo sistema, anche se
buon deterrente, fu causa d’aumento dei costi per i patroni marittimi
e d’aumento dei noli per le merci.
Alla popolazione locale rimase il sistema dell’avvistamento
attraverso le molte torri edificate lungo la costa e la collina. Tutti gli
uomini abili erano obbligati ai turni di guardia, rinforzati in speciali
occasioni, che si svolgevano di giorno e specialmente la notte. Le
persone erano chiamate al turno di servizio da deputati che
leggevano l’elenco o dal sacerdote che nominava dall’altare
(esempio chiesa di Santa Giulia) tutti coloro che dovevano prestare
servizio. Agli assenti o a coloro che svolgevano male il loro incarico
erano comminate pene spesso convertite in multe pecuniarie.
L’ultima possibilità di
salvarsi dalle incursioni
era quella di avvertire la
popolazione col suono
delle campane o di recarsi
nell’oratorio per impetrare
aiuto e protezione presso
le molte immagini di santi
eletti
protettori
degli
schiavi e dei carcerati.
Usciamo
dall’antico
oratorio
affacciato
sull’ottocentesca
via
porticata e percorriamo
una delle viuzze tipiche
dal nome antico di
“carroggio”. Un tempo
“vico recto” perché portava
direttamente dalla chiesa
al mare, direzione nord
sud, oggi detta via Roma,
Via Roma
la stradina incrocia la via che procede da levante a ponente e,
lasciandosi alle spalle la piazza della chiesa Basilica
