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La comunità sociale: associazionismo.
di
Carla Campodonico e Silvio Ferrari
I riferimenti culturali più certi del territorio appartenente al Comune
di Camogli nella sua compatta e sedimentata configurazione urbana
– ma anche allargando l’analisi alle porzioni di paese rimaste costa,
campagna e monte – assieme all’agglomerato degli insediamenti
abitativi, sono costituiti dalle strutture degli edifici religiosi di varia
dimensione e destinazione, ma strategicamente dislocati in maniera
da poter rappresentare la storia più certa e consolidata di questa
comunità.
Documentazioni in tal senso si possono trarre dalla chiesetta
“millenaria” di Ruta, dalla parrocchia della stessa località a quella
della basilica di Santa Maria
Assunta sull’Isola, dal Santuario
Mariano
del
Boschetto
all’ottocentesca immagine della
parrocchia di San Rocco; e,
senza far menzione di cappelle e
sacelli altrettanto significativi per
intitolazione e forma, di oratori
centrali e periferici e quasi
sbadatamente
ignorando
l’immenso valore del complesso
abbaziale di San Fruttuoso di
Capodimonte o di quello della
Chiesa di costa di San Nicolò che
in effetti, nonostante la loro
importanza, ebbero sempre vita
autonoma rispetto a quella del
borgo e poi della città, almeno
fino alle soglie dell’età moderna.
La statua della Madonna del
Boschetto eseguita dallo
scultore Balàzs Berzsenyi
