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Ma nella disamina del percorso che potrebbe toccare anche il
tempo più recente e registrare durata e scompensi del progetto
urbano di Camogli, fino ai giorni nostri, appare più opportuno porre il
limite di una riflessione “provvisoriamente” conclusiva.
La città ha prodotto e accresciuto la propria immagine anche oltre le
esigenze della realtà in cui nel frattempo si è venuta a trovare: più
modesta e chiusa rispetto alla “vastità” del disegno concepito nella
seconda metà del XIX secolo.
La sua tenuta urbana, la qualità del suo patrimonio edilizio, la
conservazione e la compatibilità del suo ambiente non hanno potuto
ignorare le contraddizioni degli ultimi cinquant’anni, ma la sua forma
è stata complessivamente vincente rispetto agli effetti dello
sgretolamento della sua sostanza produttiva e sociale.
Resta oggi come testimonianza di un apice della cultura urbana
regionale e contemporaneamente soffre della difficoltà di trovare
uso adeguato e valido alla ricchezza del materiale accumulatosi nel
corso di due secoli di “splendore” persino impensabile. E ancora
abbagliante per prestigio e qualità.
