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Questo aspetto si può cogliere in altri processi di urbanizzazione
realizzati in quei primi decenni dello scorso secolo e che il sindaco
Davide Olivari elenca in una relazione stesa il 1° dicembre del 1916
e conservata nell’Archivio Comunale di Camogli
43)
.
L’amministratore divide le opere pubbliche, eseguite dal 1908 al
1916, in quattro tipologie: lavori stradali, scuole comunali, lavori
d’igiene e riparazioni al porto. Per ciascun intervento indica il costo
sostenuto e precisa che alle spese il Comune “ha fatto fronte con
sussidi governativi e coi propri mezzi finanziari”
44)
Dalla lettura del documento appare evidente che lo sforzo più
consistente è stato sostenuto per i lavori stradali. Nel centro
cittadino vengono ricordate la costruzione di piazza Tripoli (dal
giugno 1946, piazza Don Minzoni) (1908- 1912) e l’allargamento di
via Vittorio Emanuele (1913-1916) nello slargo già menzionato di
“piazza nuova” (“piazza palma secca”)
45)
. Nel primo caso vengono
abbattuti i ruderi di una casa preesistente e sarà ampliato l’assetto
viario, realizzando uno spazio panoramico. Anche nel caso di
“piazza nuova” si provvide ad abbattere edifici (ritenuti fatiscenti)
situati in posizione soprastante lo scalo navale. Vecchie foto ci
restituiscono l’immagine di questo spazio cittadino, prima chiuso fra
case alte e addossate e successivamente aperto ad una nuova
visuale verso il porticciolo, prima di essere nuovamente ostruito
dalla costruzione, negli anni ’30, del mercato coperto appena
demolito.
Sempre sotto il profilo della viabilità l’amministrazione liberale del
primo ‘900 realizza la strada fra Ruta e San Rocco consentendo un
collegamento diretto, e soprattutto con mezzi carrozzabili, fra le due
frazioni
46)
.
Se la demolizione delle case di via Garibaldi è annoverata fra gli
interventi di natura igienico – sanitaria, di fatto questo intervento va
ad inserirsi in un più ampio programma di urbanizzazione e
sistemazione viaria dell’area compresa fra il Municipio e il Teatro
Sociale, dove viene progettata una strada di accesso al porto. Nel
presentare il progetto di via Garibaldi, Davide Olivari non esita a
sottolineare come l’abbattimento delle vecchie case prospicienti la
spiaggia e l’allargamento della strada sul mare favoriscono la
realizzazione di “una strada carrozzabile che unirà la nostra
Stazione Ferroviaria al Porto”
47)
. Questa strada avrà inizio nella
