Liguria: contrade, villaggi, paesi, città. - page 73

intitolata in precedenza a re Umberto I, diventa piazza Matteotti
nell’immediato dopoguerra
52)
.
Gli altri lavori pubblici ricordati dal sindaco Olivari nella sua
relazione del 1916 poco aggiungono alle vicende urbanistiche del
tempo. Oltre a interventi alle condutture fognarie di varie zone
cittadine, prima fra tutte quella principale del Rivo Giorgio e alla
costruzione di nicchie nei cimiteri del centro e di Ruta, meritano di
essere ricordati la costruzione del palazzo delle Scuole di Ruta (che
oggi ospita la scuola dell’infanzia) ed alcune riparazioni al porto con
il “salpamento” di massi all’avamporto per rinforzare la struttura e
garantire un adeguato rifugio alle imbarcazioni in occasione delle
non rare libecciate
53)
.
Negli anni ’20 e ’30 il processo di urbanizzazione si concentra sul
ripristino di aree di viabilità che necessitano di migliorie senza
tuttavia introdurre elementi innovativi di grande rilievo.
Viene sistemato ed asfaltato il piazzale del Santuario del Boschetto
e, nello stesso anno (1934), vengono avviati i lavori per la
costruzione del piazzale a Ruta e dell’inizio della strada verso la
Chiesa vecchia
54)
.
Nel 1929 vengono sistemate la scalinata del Torrasco e quella del
Littorio (dal 1948, scalinata Gente di Mare)
55)
. A questo intervento
seguirà la costruzione dell’Istituto Nautico “C. Colombo”
56)
, ultimato
nel 1940 in una zona compresa fra via G. Bettolo e corso Regina
Margherita, inizialmente destinata a campo sportivo. Lo
spostamento dell’istituto marinaro dalle non più adeguate aule del
palazzo municipale ha consentito di ripensare al riutilizzo della
spazio compreso fra il municipio e il palazzo che, per tradizione
orale, era conosciuto come “palazzo Pitti”. Là dove sorgeva l’albero
di maestra per le esercitazione degli aspiranti capitani di mare viene
elevato un edificio che, dalla targa apposta ancora oggi all’ingresso,
sarà destinato alle scuole femminili
57)
.
Al 1933, due anni dopo l’inaugurazione della già citata Casa dei
Marinai, viene avviata la costruzione del mercato comunale nel
centro cittadino
58)
dove, dal 1822, era attivo lo scalo per la
riparazione delle imbarcazioni, trasferito nella località detta “inferno”
sottostante piazza Don Minzoni. Tutte queste opere pubbliche
portano la firma, in qualità di progettista del comune, dell’ingegner
Luigi Falconi.
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