93
quelli medievali (ricordiamo la “jus primae noctis”), e svolgendo la
scenetta ci indurranno ad un’ovvia ilarità.. Nell’ilarità, si sa, avviene
il divertimento ed è molto utile divertirsi abbattendo i fraintesi.
Torniamo alla nostra recita-gioco.
situazione 15
Il signorotto lancia delle proposte allusive al suo diritto di “sessuare”
con lei, e lei che è una credulona in quanto contadina si vede
obbligata a farsi palpare secondo i piaceri del signorotto.
E anche se in certi momenti si dimostra restia, non può esimersi dal
lasciarlo fare, sperando che lui si accontenti.
Avendo la certezza che tale recita all’improvviso diverta molto la
coppia perché il frainteso crea dei naturali sconvolgimenti
situazionali, arriviamo al momento del commiato: il signorotto spiega
il motivo della sua visita: lui deve riscuotere il tributo che gli spetta;
lei non è riuscita a raccogliere la somma che gli deve.
I due arrivano quindi ad un compromesso, lei pagherà in natura: è
costretta a darglisi.
Lui le promette che da quel momento in poi non dovrà più pagare
tributi (medievali), e la cosa potrà andare avanti in eterno finché uno
dei due non si stancherà e pretenderà la rivalsa della sua
personalità.
Non ricorda questo tipo di mentalità l’andazzo abitudinario di una
normale coppia e la sudditanza di una moglie-schiava d’amore che
si concede al proprio uomo, ogni qual volta lui ne senta il bisogno
sessuale?
Non è questa una condizione ricorrente che si potrebbe riscontrare
in numerosissime coppie che si vantano di vivere in condizione di
felicità coniugale?
Dove è la donna? Dove sono andati a finire i sogni che hanno
spinto un uomo e una donna ad unirsi?
