Giochi in amore - page 105

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Capitolo 29
Dalla pratica alle concezioni
Nella dimensione del sesso la donna è umanamente più generosa
dell'uomo, però quando si innamora è naturalmente più possessiva
perché ancora oggi ha paura di raffrontarsi con lui e con le sue
metodologie sessuali che sono più istintive ed egoistiche; e per
questo lei vive in uno stato di costante insicurezza.
Lei conosce le complessità di amore, lui invece è un semplice
superficiale. E’ animale.
Da individuo più pratico lei sa di doversi a volte concedere perché i
ritmi biologici del suo maschio hanno tempi di esaurimento più brevi
e sa anche che lui più raramente riesce a farsi controllare dai
sentimenti, come fa lei.
Alla donna affidarsi prevalentemente ai sentimenti concede il
vantaggio di possedere un maggiore dominio sui suoi sensi e una
più spiccata capacità di valutazione. Per questo lei sa soppesare
più dell’uomo amore: sa sognare più dell’uomo amore.
Per lei il sesso difficilmente va disgiunto dai sentimenti e dalle
emozioni, e anche quando sente crescersi dentro la necessità di
sfoghi sessuali, riesce a controllarli.
All’uomo questa capacità manca e spesso vive il bisogno del sesso
in modo scatenante:a causa della sua immaturità di animale e della
sua ingenuità di amante.
C'è a volte nella sua "contraddizione" comportamentale la difficoltà
di combinare le proprie necessità esistenziali con le norme sociali
dettate da lui stesso; e la donna che ha dovuto imparare ad essere
più pratica, senza però svilire la sua poesia e la sua fantasia, si
rapporta con lui nelle dimensioni del sociale in modo più falsamente
remissivo, anche se le viene più naturale tendere a svilire il
maschio, pur amandolo e affidandoglisi, perché nello svilimento di
lui vede la possibilità della sua affermazione sociale.
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