Giochi in amore - page 101

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Cioè potrebbero venire cancellati, a lungo andare, quegli obblighi
morali che tengono unita una coppia tramite abitudine e costrizioni,
e la sequenza stessa della scenetta fa assaporare ai nostri “amanti
d’amore” il piacere del nuovo, dell’inatteso, e perfino un rifiuto
sessuale assume i valori dell’unione perché diviene il gioco del
continuare e del ritentare.
Nel ritentare si acutizzano normalmente la fantasia e il desiderio
sessuale: cioè quelle basi che costituiscono il sogno di vivere bene
in compagnia della persona che si ama: si rinnova l’amore.
Non si butta ai rovi la propria personalità e neppure la propria
capacità di inventare ogni istante della vita seguendo i nostri
desideri. E non è questa una forma terapeutica di liberazione?
E se la vicenda avrà il piacevole esito di arrivare fino alle
conseguenze della fantasia sessuale più sfrenata, la coppia si
accorgerà che vale la pena ripetere l’esperienza perché essa serve
anche a liberarci in parte delle nostre inibizioni.
Diamo ora dei suggerimenti in base ai parametri che abbiamo
estratto:
situazione 17
Lui è lo scapolo che ha invitato lei a cena, per motivi di simpatia, o
perché lei è una collega di lavoro della quale gli piace la compagnia,
o anche per il capriccio di stare insieme.
Lo scopo recondito è combattere la solitudine di uno scapolo (di
una nubile se fosse lei a dovere condurre il gioco) anche solo con il
fine di potere scambiare quattro chiacchiere.
Ipotizziamo che si decida di ricoprire il ruolo di due colleghi di
lavoro: ci si obbligherà subito alla massima discrezione: ”ciò che ci
diremo non dovrà venirlo a sapere nessuno: quindi anche ciò che
accadrà fra di noi”. In base a questo, i personaggi sono costruiti
perfettamente, anche se sembra assurdo suggerirsi tali dettami in
una coppia che possiede già da tempo la complicità della
convivenza: ognuno si sentirà libero come suggerisce il ruolo da
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