Liguria: contrade, villaggi, paesi, città. Vol I - page 18

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Una
mappa
dei
territori di pertinenza
dell’abbazia,(redatta
dall’Ass. Cult San
Donato di Varazze)
mostra
una
ininterrotta sequenza
di
proprietà
da
Varazze a Molare,
passando
e
coinvolgendo l’intera
valle
dell’Orba
e
avendo
appendici
anche nel territorio
alessandrino.
La
grande novità dei
cistercensi, rispetto alle celle monastiche benedettine, furono i
conversi, laici consacrati a Dio senza essere né chierici, né monaci,
ma parte integrante della famiglia religiosa. Uno dei loro compiti era
la costruzione e la manutenzione degli edifici. Inoltre frequentavano
i mercati per vendere i prodotti eccedenti il consumo interno ed
acquistare quanto era necessario alla grangia, ma non era
consentito accumulare denaro né dare in affitto terreni e case.
Erano controllati da un Cellerario al quale era affidata
l’amministrazione dell’abbazia, e doveva a sua volta dare conto del
suo operato all’Abate, il vero capo della Comunità. Assieme ai
conversi lavoravano nelle grangie i Familiari. Con compiti specifici
all’interno del monastero e il diritto a godere dei benefici spirituali e
materiali della comunità.
I benefici per la scarsa popolazione locale portati dai monaci furono
notevoli: essi insegnarono a dissodare le terre, a costruire i muri a
secco dove il terreno, nel versante marino, era molto acclive e su di
essi le fasce, a portare l’acqua nei campi mediante canali che
attingevano ai vicini ruscelli, promossero e migliorarono la
coltivazione dell’olivo, della vite e dei cereali; risanando i boschi
ricavarono dai castagni il prodotto base dell’alimentazione invernale,
nei prati ottenuti con ronchi e nelle regioni montane incrementarono
l’allevamento di ovini e di bovini, istituendo per primi il sistema della
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