Liguria: contrade, villaggi, paesi, città. Vol I - page 27

ecclesiastiche genovesi, in particolare relative alla Cattedrale di San
Lorenzo.
L' intervento di Tiglieto viene richiesto anche dal Capitolo Generale
di Citeaux per la risoluzione di problemi inerenti monasteri
cistercensi del nord Italia, quali risolvere contese di carattere
patrimoniale, territoriale o decidere l'opportunità di fondare o meno
un nuovo monastero. Inoltre spesso viene affidato all’abate di
Tiglieto il compito di controllare e visitare periodicamente i
monasteri cistercensi femminili: mansione assai impegnativa e
perciò poco gradita ai nostri monaci. Essi, comunque, si
mostrarono sempre all’altezza dei compiti affidati: equilibrati,
neutrali, aggiornati e attenti ai problemi locali. E per questi motivi lo
stesso comune di Genova chiede più volte l’intervento di Tiglieto in
questioni di somma importanza: nel 1208 l’abate di Tiglieto fa parte
degli arbitri della pace tra Genova e Pisa. In altre occasioni i nostri
monaci sono presenti in qualità di autorevoli mediatori, custodi o
garanti. Scarsi, invece, sono i rapporti commerciali tra Genova
Tiglieto, nonostante il monastero risulti possedere alcuni immobili
nella città, tra cui una casa, in comproprietà con altri enti
ecclesiastici, sita in Soziglia. Comunque un segno del rispetto e
della devozione dei genovesi nei confronti dei monaci cistercensi si
evince anche dal fatto che nel 1265 il Comune di Genova concede
al monastero d Tiglieto il diritto di acquistare e vendere, senza
pagare alcuna tassa una discreta quantità di merci tra cui olio, sale,
formaggi e grasso per le ruote dei carri.
Tale privilegio viene confermato anche negli anni successivi ... e
allora, come oggi uno sgravio fiscale non era favore da poco.
Anche il Comune di Pavia, città ricca di monasteri cistercensi,
concede nel 1273 salvaguardia al monastero e a tutte le sue
dipendenze.
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