Liguria: contrade, villaggi, paesi, città. Vol I - page 20

l’acqua per costruire mulini e piantare orti in modo da dare subito
vita a una economia chiusa che consentisse ai monaci di vivere
nell’ambito dell’abbazia senza doverne uscire. Per la fondazione e
la costruzione del monastero, della chiesa, del chiostro e della sala
capitolare valeva la regola di Citeaux per tutti gli edifici cistercensi:
Dodici monaci insieme all’abate usciranno del vecchio monastero
per fondarne uno nuovo, portando con loro soltanto i libri
necessari:il Messale, la Regola, il libro degli usi, il salterio,la raccolta
degli inni, il lezionario, l’antifonario e il graduale. Nella nuova casa si
impianteranno l’oratorio, il refettorio, il dormitorio e la portineria.
(Varazze)
La chiesa doveva essere costruita con grande semplicità, senza
sculture e pitture, con finestre di vetro bianco e senza orpelli di torri
e campanili. Badia di Tiglieto risponde a questi requisiti: gli edifici
originali erano infatti la chiesa, la sala capitolare, l’armarium, il
monastero, il chiostro. Del complesso sono rimasti la chiesa, con
aggiunte e modifiche subentrate nei secoli e oggi riportata per
quanto possibile alla struttura originaria, la sala capitolare e
l’armarium.
Dedicata Santa Maria alla Croce, la chiesa di Badia di Tiglieto non
è oggi quella delle origini, ma il frutto di trasformazioni in mezzo alle
quali non è facile recuperare il manufatto del medioevo. Si presenta
a tre navate, con transetto non aggettante all’esterno, ingresso
dopo il restauro a ovest, com’era in origine e parte absidale, con
l’altare per la consacrazione, a Est. Il recente restauro ha avuto tra
gli altri il merito di riportare l’orientamento della chiesa alle origini.
Una delle più radicali trasformazioni dell’edificio, infatti, si ebbe
poco prima dell’arrivo della famiglia Raggi nel 1648, quando fu
invertita la disposizione della chiesa trasferendo l’ingresso dove era
la zona absidale, dopo il crollo delle tre cappelle e inserendo l’antico
portale lungo il fianco est. Tale appare, già dotata di campanile, nel
rilievo del 1648 nell’Atlante Massarotti datato due anni
dopo.(Archivio di Stato di Genova). Non furono dunque i Raggi a
operare la trasformazione, ma a dotare la chiesa di importanti
innovazioni, dopo che nel 1652 divennero proprietari del complesso
abbaziale. Sull’inversione della chiesa di Badia Carlo Michelangelo
Pesce (Al Nord del mare, De Ferrari 1999) racconta una leggenda
entrata nella tradizione popolare di Tiglieto.
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