Liguria: contrade, villaggi, paesi, città. Vol I - page 29

La comunità religiosa di Tiglieto cerca anche di mantener un
atteggiamento di neutralità nelle lotte del XII e XIII secolo tra papato
e impero. E questo significherà chiedere e ottenere dagli imperatori
riconoscimento, protezione e immunità fiscali. Tra il 1187 e il 1311,
in seguito alle richieste dell’abate di Tiglieto, ben quattro imperatori
(Enrico VI, Ottone IV, Federico II, Arrigo VII) accordano la loro
protezione sull’abbazia. Tuttavia, mentre i papi intervenuti a favore
di Tiglieto nutrono una sincera preoccupazione per la prosperità
materiale e spirituale della comunità, al contrario gli imperatori
accordano un distaccato appoggio e solo in seguito alle pressanti
richieste degli abati di Tiglieto. Nonostante gli autorevoli appoggi e
la prosperità dell’abbazia di Tiglieto, attestata per tutto il secolo XII
parte del XIII, i monaci attraversarono anche momenti di tensione,
grande difficoltà e crisi. I pericoli della vita di tutti i giorni non
risparmiarono neppure l’abbazia e ne rimane un’eco nei documenti
in nostro possesso. Per esempio nel 1186 papa Urbano III scende
in campo a favore di Tiglieto e proibisce a chiunque, pena la
scomunica, di recare danno agli abitanti del monastero e delle
grangie; veniamo a sapere, così, che negli anni precedenti era
successo di tutto a danno dei poveri monaci e dei loro dipendenti:
furti, rapine, violenze, incendi dolosi e persino uccisioni! Del resto
Badia si trovava in una zona fortunata dal punto di vista strategico e
delle comunicazioni: quindi eserciti, truppe e gruppi di malavitosi
passavano nella vallata e senza alcuno scrupolo danneggiavano
beni e persone. Nonostante l’intervento del papa, la situazione si
ripeterà altre volte, per quanto dopo il 1184 per alcuni anni la
comunità monastica sembri godere di una certa tranquillità. Il
progressivo aumento dei beni del monastero e la posizione di primo
piano, da questo raggiunta dal punto di vista economico, talvolta
urtano contro gli interessi di organismi politico-sociali, quali quelle
delle comunità circostanti che si stavano organizzando in Comuni
autonomi. Sono documentate numerose cause fra il monastero di
Tiglieto e i comuni dei dintorni: si tratta di liti simili a quelle di
caseggiato relative a problemi di confine, di uso delle acque, dei
pascoli e dei boschi. Per citarne alcune, ricordiamo quelle contro i
comuni di Savona, di Alessandria, di Capriata d’Orba, di Arenzano e
di Albissola. Inoltre nel 1260 si accende una violenta contesa per lo
sfruttamento di un bosco fra uomini di Rossiglione, che all’epoca
1...,19,20,21,22,23,24,25,26,27,28 30,31,32,33,34,35,36,37,38,39,...124
Powered by FlippingBook