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dal quale passava l’antica strata di Bana. E per finire il ritrovamento
sul fondo marino di un’anfora di tipo Dressel.
Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, i borghi della
Liguria orientale, alleati a Genova, ne condividono le sorti. E’ un
periodo torbido e confuso che vede la Liguria sotto il dominio del re
visigota Alarico nel 401, ma la conquista dura poco, perché
incalzato dal generale Stilicone, viene sconfitto nella battaglia di
Pollenzo del 6 aprile 402
,
e confinato nel Veneto. Nel 405-6 una
nuova orda germanica condotta dal re ostrogota Radagaiso invade
la Liguria, distruggendo e razziando i borghi fino ad arrivare alla
Tuscia dove nella battaglia di Fiesole viene distrutta e lo stesso re
viene ucciso dalle truppe del generale Stilicone. Nel 452, le orde
barbariche del re degli Unni, Attila, si riversano nella Liguria
orientale depredando i borghi marittimi, cosa che si ripeterà con i
Vandali di re Genserico che operando dalla base di Cartagine, invia
la sua flotta per depredare i borghi marinari della Liguria.
Ai Visigoti succedono nel 476 gli Eruli che appoggiando Odoacre gli
consentono di annettere la Liguria nel suo regno barbarico. Agli
Eruli succedono gli Ostrogoti di Teodorico che, dopo l’uccisione di
Odoacre a Ravenna nel 494, diventa capo dell’Impero Romano
d’Occidente esercitando la sua autorità su Genova e tutto il
Levante.
Alla dominazione ostrogota si aggiunge nel VI secolo la pirateria dei
Vandali, le carestie ed il passaggio di truppe d’invasione con
conseguenti saccheggi (508-9 e 523), le incursioni Burgunde del
493 e del 534 e Alemanna del 536.
Rapallo al tempo della guerra Greco Gotica
A causa di questa tremenda situazione, una delegazione ligure
guidata dall’arcivescovo Dazio viene inviata a Roma nel 537 per
sollecitare l’intervento bizantino, promettendo la rivolta delle
popolazioni liguri contro il regno degli Ostrogoti. L’appello viene
accolto e nel 538 il generale bizantino Belisario invia a Genova un
gruppo di armati che dopo aver sconfitto a Pavia gli Ostrogoti
prendono Milano.
L’attestazione di presidi militari costieri bizantini nel territorio
rapallino ci perviene indirettamente dalla dedica di chiese e cappelle
a santi orientali come la cappella di S. Pantaleo, posta a Zoagli
