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capo del glorioso martire S. Biaggio Vescovo di Sebaste, quando
con le galere di Rapallo furono portate in Liguria dalla Soria,
insieme con l’armata Genovese, che portò le sacre ceneri del
glorioso Precursore di Cristo, S. Gio Batta…” Da questo passo si
può ipotizzare che il complesso di Valle Christi sia stato edificato
attorno al 1098, quando furono depositate le reliquie di San Biagio,
ma questa data contrasta con le fonti che vogliono l’autorizzazione
alla costruzione molto più tarda, al 29 aprile 1204. Altra
discordanza sono le reliquie di S. Biagio, donate alle monache
molto più tardi, intorno al 1380 e portate da un capitano genovese al
seguito di Gaspare Spinola nella fortunata spedizione in Dalmazia.
L’edificazione del monastero di Valle Christi è voluta da Tibia e
Altilia Malfanti vedova De Mari, che donano delle terre poste nel
piviere di Rapallo all’arcivescovo Ottone Ghillini che accetta la
donazione “ad costruendum ibi monasterium sive ecclesiam
sanctimonialium”.Le origini storiche di questo complesso si
collegano all’infinito dolore di Altilia Malfanti per l’assassinio del
proprio marito, il console Angelo De’ Mari, avvenuto a Genova nel
1187 a seguito di una congiura.
Il monastero, in stile romanico-gotico, ospitò le monache cistercensi
ed ebbe vita fino al Concilio di Trento che nella sua XXV sessione
del 1563 dispone imperativamente che le monache dei monasteri
“…extra moenia Urbis vel Oppida” debbano trasferirsi a nuovi ed
antichi conventi purchè “…intra Urbes vel Oppida”
La fedeltà di Rapallo a Genova
Il 17 marzo 1229, nel palazzo de Fornari, alla presenza di testimoni,
Ansaldo Embrone ed Enrico Barattieri, viene rogato l’atto di
dedizione tra Rustico di Pagana che giura per Rapallo davanti al
console dei placiti di Genova Guglielmo Sardena.
Nel frattempo la guerra contro Pisa continua con alterne fortune.
Pisa s’allea coi Veneziani e nel 1284 ben 72 navi veneziane al
comando di Alberto Morosini, nipote del doge di Venezia e podestà
