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Ligure che accoglie i dettami della Rivoluzione Francese in merito
alla soppressione degli Ordini Monastici. Nell’800 giungono alla
Cervara dei monaci trappisti dalla Francia, ma quando si rifiutano di
sottomettersi all’impero, vengono mandati nell’isola di Capraia. Il
monastero cade in uno stato di abbandono e viene sottomesso alla
Diocesi di Chiavari che lo mette in vendita nel 1859. Nel 1868, il
complesso è acquistato dal marchese Giacomo Durazzo che decide
di venderlo ai Padri Somaschi, che dopo aver compiuto dei restauri
architettonici, lo vendono ad un gruppo di Certosini provenienti dalla
Francia. I Certosini tengono al meglio il convento, ma sono costretti
a venderlo nel 1937 a privati.
L’eremo di S. Antonio di Niasca, è posto tra Paraggi e Portofino. Nel
1318 ospita Giovanni di Chiavari, Lodovico di Santo Stefano e
Guglielmo di Piacenza che decidono di ritirarsi qui, ad Deum
serviendum, anche perché nella zona c’è una chiesetta dedicata a
S. Antonio. Questa chiesetta attualmente non esiste più, ma nella
seconda metà dell’Ottocento erano ben visibili le rovine, nel XIV
secolo passa alla Cervara.
Abbazia della Cervara
