Le Donne del Vino - page 22

sorrido a pensare alle mie passeggiate nei filari con mia madre e
come alcuni vigneti piantati agli inizi degli anni ’70, in produzione
ancora oggi, siano cresciuti con me ed abbiano avuto un parallelo
susseguirsi di stagioni.
A mia madre devo quello che sono oggi : mi ha dato la forza , la
libertà di scegliere da sola e il coraggio di guardare sempre avanti
anche nei momenti meno facili.
Il suo lavoro in azienda, la sua capacità di conciliare il suo essere
madre con il difficile ruolo di imprenditrice e guida per mio padre nel
trasformare l’azienda in una moderna realtà,sono stati per me
motivo di esempio quando ho dovuto affrontare, in tempi diversi, le
stesseprove di vita.
In questo lavoro non basta essere bravi o avere a disposizione
grandi capitali, ma bisogna possedere molte altre doti se si vuol
trasformare il lavoro in passione e far percepire questo anche nei
propri vini . Per me il vino nasce dalle emozioni e le restituisce nel
bicchiere
Per questo non basta solo una predisposizione genetica, ma
bisogna sentirlo nel cuore ed è per questo che penso che non si
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