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bronzetto votivo Protoligure ritrovato sul monte Alfeo, che sta a
testimoniare dove trovi le sue ancestrali radici l’amore per la montagna,
ancor oggi così vivo nella cultura, nella tradizione, nei sentimenti dei liguri.
E’ pensabile che con l’espansione romana la vallata sia divenuta il rifugio,
forse uni degli ultimi, delle popolazioni Liguri così gelosi della loro
indipendenza. Non a caso si dice che la Valle Trebbia fosse abitata dalla
Tribù dei Liguri Celati. Infatti, alcuni studiosi sostengono che, in tale
periodo, la valle fosse molto popolata.
I Liguri, peraltro, ad eccizione di Genova, ai tempi dell’invasione
cartaginese si schierarono contro Roma. Non è pensabile che Annibale
sia passato nell’Alta Valtrebbia. E’ possibile che alcune pattuglie si siano
inoltrati sui monti e nella valle alla ricerca del passaggio più agevole
dell’Appennino. Di certo si sa che ad Alpe di Gorreto, molti anni fa, arando
i campi, fu trovato uno scudo cartaginese.
E’ pensabile che il territorio di Fascia si trova al crocevia di molte antiche
strade, quali la Barbagelata, Montebruno, Caprile, Rondanina, eccetera, e
che sia stato interessato da flussi commerciali.
Così come a Carrega sono stati ritrovati mattoni che si fanno risalire al
primo secolo dopo Cristo, a Schioedeiae, a circa quaranta minuti, di
mulattiera da Fascia, furono rinvenuti mattoni che venivano usati per
riparare i forni.
