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capitolo 9
Da una prospettiva erotica è l’uomo un comune animale?
Abbiamo analizzato l’essere umano (femmina e maschio) con la
semplicità con cui ci si riferisce alle altre specie animali, facciamo
un esempio: il leone e la leonessa. Di solito descriviamo dove
vivono; spieghiamo che lui è pigro tanto è vero che è la leonessa a
cacciare; analizziamo le varie abitudini comportamentali e quando
arriviamo a parlare della loro sessualità spieghiamo senza farci falsi
pudori quali sono i loro comportamenti nel periodo di calore, che
metodologia usano nel corteggiamento e a proposito
dell’accoppiamento documentiamo -e li proponiamo anche con
riprese- quali sono le loro abitudini e attitudini sessuali. E questo lo
pratichiamo parlando dei cavalli, delle scimmie... fino ad arrivare alle
formiche.
Per l’animale uomo invece usiamo un altro parametro: lo
divinizziamo perché gli abbiamo affidato dei valori differenziati dalle
altre specie, tanto è vero che ci scandalizziamo delle sue
“deviazioni sessuali” (che non sono deviazioni) dei suoi atti di
violenza (che sono in massima parte la risultante della non-cultura
sessuale ricevuta) e potremmo andare avanti per tante pagine
quante sono quelle di un normale trattato di zoologia.
Noi, che la differenza sessuale fra l’animale uomo e il resto della
sua specie di appartenenza zoologica non la incriminiamo ma la
consideriamo nella quasi totalità, diciamo che l’uomo è socialmente
quell’animale inferiore che imprigiona negli zoo l’animale e lo
