35
convince di essere piacevole, (anche le più ipercritiche assumono
alla fine tale certezza: attente però, è tale convinzione che genera in
ogni donna il concetto di amore-rendita, a cui abbiamo sopra
accennato); di contro l’uomo non si sente mai certo della donna che
ama, perché, riconoscendola come il pernio dei propri sentimenti, e
non essendo stato educato a dovere piacere ad ogni costo, ha
sempre l’incertezza di essere amato, e in ogni maschio vede
sempre un antagonista pericoloso. In definitiva l’uomo è sempre
l’eterno insicuro che sapendo amare poco (sarà la donna ad
insegnargli le modalità di come vuole essere amata) non sa in effetti
come comportarsi per mantenere la sua donna “sua”; vive nella
costante incertezza di essere amato e tradito: noi donne lo
sappiamo e fomentiamo questo suo stato, perché da esso traiamo
la certezza del nostro “pensionato d’amore”.
Vale la pena , a questo punto fare una breve riflessione prettamente
femminile: ricordiamo che noi donne vogliamo sentirci protette
dall’uomo che amiamo, e vogliamo (improrogabilmente) saperci le
uniche e le sole; vogliamo anche essere noi a pretendere di
decidere il tipo di protezione che ci serve da lui, ed è per questo che
quando ci innamoriamo, la prima cosa di cui ci occupiamo è tentare
di modellare l’uomo che amiamo secondo i nostri bisogni. Lo
vogliamo perfetto secondo i nostri schemi, e, quindi, capace di
proteggerci a modo nostro: insomma tentiamo di renderlo come noi
lo abbiamo sempre sognato.
E guai se lui non prova a correggersi: potremmo arrivare addirittura
a fargli le corna. Per questo a volte lo “ricattiamo” mostrandoci
fredde, distratte, o altro.
Noi siamo e saremo sempre incontentabili verso la persona di cui ci
innamoriamo.
Perché tendiamo a volerlo modificare? Perché nell’amore
monogamico ci crediamo, come fosse un’arma, e non un impegno
(o un tacito accordo d’amore). Ci sentiamo -e siamo state educate a
questo- di essere il verbo della fertilità, il segreto della vita sul nostro
pianeta (indipendentemente dal fatto che siamo donne, leonesse,
