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verterà su
lei
che sarà una
fisioterapista
la quale avrà la libertà di
agire liberamente sul partner, a sua discrezione e fantasia, per
tre
quarti d’ora.
Sotto un profilo psicologico ci sono due costanti che interagiscono
sull’argomento: a) lei dovrà inventare il gioco per entrambi, e lei
dovrà inventarsi il personaggio della fisioterapista, mentre il partner
fungerà da malato; b) il fatto che
il gioco viene sorteggiato il
giorno prima
che si svolga
causerà in lei l’impegno di
immaginare le azioni, le parole e i fatti in una sequenza che
possiamo definire da “canovaccio teatrale”; e ciò perdurerà per tutta
la giornata che precede:
è facile intuire con quale interesse lei
arriverà al momento del gioco dopo averlo costruito, corretto,
ricostruito, e dopo essersi preparata ed averne curato i
particolari, per un’intera giornata.
L’uomo sicuramente goderà di tali e tante attenzioni “piccanti”,
anche se non avesse la voglia di recitare la parte del malato, si
sentirà coinvolto e stuzzicato, suo malgrado (e questo avverrà
seppure lui avrà passato un’intensa e oltremodo noiosa giornata di
lavoro).
