Liguria: contrade, villaggi, paesi, città. - page 28

LAVAGNA E I BARBARESCHI
La pirateria nel Mediterraneo era una piaga ricorrente per il territorio
di Lavagna e l’oratorio della Santissima Trinità aveva, tra i suoi
compiti, anche quello del riscatto degli schiavi.
La nostra costa, aperta e favorevole ai molti approdi, era la meta
preferita dalle veloci imbarcazioni provenienti dal nord Africa.
Complice la notte buia e la manovrabilità delle barche, i barbareschi
giungevano con facilità alla riva e con scorrerie improvvise
distruggevano, saccheggiavano e, soprattutto, rapivano giovani,
donne e anziani inermi e impreparati.
La situazione di pericolo era segnalata dai magistrati genovesi con
avvisi di avvistamento d’ intere squadre navali o di singoli velieri in
movimento lungo le coste liguri ma, il più delle volte, l’improvviso
apparire delle imbarcazioni all’orizzonte non lasciava che il tempo
per correre a nascondersi nelle molte ciappaie. Non sempre i
disgraziati strappati alla propria casa erano condotti subito in
Barberia ove li aspettava un triste destino: succedeva infatti che
l’imbarcazione pirata sostasse al largo per poco tempo e da bordo
s’inviasse un incaricato per proporre il riscatto dei rapiti. Questa
situazione imponeva alle famiglie di provvedere raccogliendo
denari, ori e beni da dare in scambio ma non sempre era possibile
poiché il territorio, povero e la poca circolazione di moneta non
consentivano una veloce raccolta di quanto richiesto. Così poteva
accadere che il rapito, condotto schiavo nei terribili bagni penali o a
servizio di potenti pirati non desse più notizie o che, dopo molti anni
giungesse la pietosa richiesta di fare tutto il possibile presso la porta
dell’oratorio per raccogliere quanto necessario onde essere liberato
e non obbligato ad “abiurare la fede”. Molte famiglie di Lavagna, tra i
secoli XVI_XVIII, ebbero membri presi schiavi, con diverse tragiche
storie dai differenti esiti.
Il ricordo delle incursioni barbaresche rimarrà per molti anni anche
nella denominazione stradale: un vicolo del borgo sarà intitolato a
Dragut, terribile pirata che imperversò per anni portando distruzione
e terrore lungo le riviere.
La soluzione del problema pirateria non fu facile e coinvolse ogni
strato della società, dato che oltre il pericolo per gli abitanti a terra vi
era anche quello, assai reale, d’incontri-scontri sul mare. La
Repubblica di Genova giunse pertanto alla creazione di convogli
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