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capitolo 5
Il linguaggio dell’immaginazione.
Ridestare la bambina che c'è in noi serve per rinnovare la nostra
immaginazione, e, si sa, tale rinnovamento produce un costante
risveglio delle nostre capacità intellettive, tale da rallentare la
"vecchiaia" del nostro spirito. Quindi sbrigliamo la nostra fantasia
erotica e liberiamola dalle barriere dentro cui l’hanno imprigionata
l'educazione ricevuta e l'autoeducazione comportamentale.
La nostra vita sessuale, quella pregna di fantasie scatenanti, non si
può definire né volgare né anormale, liberata dal “Metodo del
Gioco” , ci può permettere due vantaggi: non intimorire con le nostre
fantasie il nostro partner, il quale, è risaputo, ha una vita sessuale
più piatta e più ridotta di noi donne, e inoltre aiutarci ad accorgerci
di quanto sia mal riposto quel senso del peccato che la società
maschilista, in cui stiamo vivendo, individua prevalentemente nel
sesso femminile.
Quindi libero sfogo ai nostri desideri segreti, senza il timore di fare
la figura delle “pervertite” davanti al nostro lui, e senza temere
neppure di proporre come giochi quelle situazioni erotiche che gli
uomini sono abituati a catalogare in quel brutto vocabolo che si
chiama "pornografia".
Nessuna donna è pornografica, semmai è più o meno erotica, più o
meno fantasiosa, più o meno libera.
Annotate queste poche considerazioni passiamo senza indugio a
proporre alcuni dei giochi erotici che sapranno tradurre noi stesse in
248 amanti per il nostro uomo, e guideranno lui a trasformarsi in
248 amanti per noi.
