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reinventiamo un nostro eventuale primo approccio diverso da come
è avvenuto?”
Quindi stabiliamo le regole del gioco: niente deve costringere
nessuno, non è d’obbligo che l’approccio sfoci alla fine in un sicuro
atto d’amore; anzi è consigliabile che entrambi ci si comporti come
usualmente capita fra due veri sconosciuti : l’uomo ci tenti e la
donna si renda preziosa, proprio rispettando i canoni
dell’educazione ricevuta. Tale comportamento serve specialmente
all’uomo per mettere alla prova la sua abilità nella conquista e
rinverdire la sua fantasia.
Verificare sé stessi serve ad entrambi, specialmente ora che si è già
coppia.
Suggeriamo di seguito quali possono essere i parametri del gioco; e
lo facciamo solo in modo esemplificativo, fidando che ogni coppia
sappia come reinventare una situazione idonea alla propria realtà
d’insieme.
Consigliamo innanzi tutto che si stabilisca il luogo dell’incontro, cioè
il posto preciso dove avverrà l’azione dell’autostop
(convenientemente è meglio che accada in prossimità della propria
abitazione, specie nel caso che sia lei a fungere da autostoppista;
questo serve per evitare interferenze di estranei).
Quindi decidiamo chi deve essere l’autista e chi l’autostoppista.
Ci si prepari ognuno alla propria “parte”: va curato l’aspetto, gli abiti
e... un momento di raccoglimento per “vestirsi” di un’altra
personalità non guasta (alla donna serve anche per decidere se
vuole o non vuole “starci” con quello sconosciuto che approccerà, e
che è l’uomo che ama).
Il gioco ha inizio nel momento in cui entrambi usciamo di casa
sapendo di incontrarci da lì a poco come emeriti e “costretti
sconosciuti”.
Avverrà quella specie di miracolo che potremmo definire
“abbattimento della consuetudine nella coppia”, la solita routine,
cioè uscire dal guscio dell’abitudine che uccide l’entusiasmo
d’amare specie nella dimensione del sesso.
