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Senza essere sgarbata, lasciando a lui la libertà di corteggiare con
le sole parole, gli può fare capire che non è abituata a familiarizzare
con uno sconosciuto, e lo invoglierà a tal punto da costringerlo a
reinventare degli approcci sempre più vari.
Lui potrà vantarsi, per fare colpo su di lei, di svolgere qualsiasi
lavoro importante desideri. Lei farà altrettanto.
Nel frattempo l’auto si fermerà in uno spiazzo solitario, e le avance
di lui si faranno più insistenti e precise.
Lei lo scoraggerà pur permettendogli piccole schermaglie e alcuni
tocchignamenti ben controllati: lei lo bloccherà senza mai
scoraggiarlo del tutto.
Però alla fine il risultato sarà: il minimo indispensabile per “tenerlo
costantemente sulle spine”.
Il gioco induce che al ritorno a casa lei dia a lui le spiegazioni per
cui ha deciso di non concedersi, e perché non ha cambiato parere,
nel corso del gioco.
Questo può fare riflettere lui sulla propria pigrizia, e fargli capire che
in amore ogni cosa non è mai conquistata ma è e sarà sempre da
conquistare e riconquistare.
Va da sé che si finisce lo stesso con il fare all'amore, perché lo
scopo dei giochi è unirsi e fortificare i legami, e anche quando ci si
nega, lo si fa per gioco, ma con una punta di compiacenza.
2) ipotizziamo che la decisione sia di accondiscendenza:
lei ha deciso che alla fine “ci starà”.
Il gioco non varia di molto da quei parametri esposti sopra, solo che
nel momento in cui lui tenta di allungare una mano, lei finge di non
accorgersene e lo lascia fare.
Quando lui avrà fermato l'auto in un posto solitario senza dare
alcuna spiegazione, lei chiederà distrattamente il motivo, e lui
risponderà: per conoscerci meglio, e tutte quelle altre stupidi
giustificazioni di cui gli uomini sono capaci. Lei si limiterà a sorridere
perché ha già imposto la sua superiorità.
