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potrebbe essere fatta risalire al sec. XII o XIII, quale centro del lazzaretto
costruito in quella località isolata, lontana dai centri abitati di Campo e del castello
di Masone (v. Jacques Le Goff, “Le radici medievali dell’Europa”, 2005: “Dal XII
secolo si moltiplicano gli ospizi in cui sono rinchiusi” i lebbrosi; le località erano “
situate fuori dalla cerchia cittadina in luoghi chiamati ‘la Maddalena’).
La cappella è documentata esistente negli Statuti del Feudo di Campo (redatti nel
1564) al capitolo “Delle colle e bandite e verne, de de’ danni dati”. Non solo, ma
dagli stessi Statuti apprendiamo che
la festa della Santa si celebrava il 22
luglio, ed era di quelle importanti se il
Giusdicente in quel giorno “non
poteva tener corte”.
La cappella venne ispezionata da
tutti i Vescovi di Acqui in Visita
pastorale; mons. Gozani, il 18 marzo
1676, affermava: “s’è ritrovato l’altare
condecentemente ornato, con una
statua di marmore di Carrara di detta
Santa assai bella...”. Tale statua è
tuttora presente; ai lati dell’altare
sono stati scoperti due ampi affreschi
cinquecenteschi con figure di santi.
La cappella era molto piccola e tale
rimase fino alla fine dell’Ottocento.
Nel 1907 venne eseguito un
ampliamento consistente, portandola
avanti di ben 3 metri e costruendo il
portico e la facciata in stile barocco .
Statua di Santa Matia
della Maddalena
di Ignazio Be3ttoni (1887)
La Filigrana
“Furono due artigiani campesi che a causa di eventi incalzanti, verso la metà del
secolo passato, e precisamente nel 1884, dopo aver appreso quell’arte nei
laboratori genovesi, si trasferirono con le loro famiglie a Campo Ligure. Furono i
Signori Antonio Oliveri (vulgo Bertagnu) prima, e Michele Bottero (vulgo Rubatti)
dopo, che aprirono i primi laboratori, dando inizio ad un nuovo tipo di artigianato
fino allora sconosciuto a Campo. Così Matteo Oliveri (1899-1987) scriveva nel
1984 in un opuscolo, “Due Centenari”, Campo Ligure, 1984 commemorativo dei
due Centenari, quello relativo al cambio di denominazione del Comune, da
