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EMERGENZE STORICO-ARTISTICHE MINORI
La Cappella campestre di Santa Maria Maddalena
Posta sulla strada provinciale tra Campo Ligure e Masone, la cappella ha origini
che si perdono in secoli lontani. Costruita, forse, sulla scorta del culto della
Maddalena, introdotto in Feudo nel secolo XIV dagli Spinola del Sestiere
genovese “della Maddalena”; oppure in seguito al passaggio per la Valle dei
“Penitenti bianchi”, che portavano con sé la venerazione verso l’antica Santa
penitente. Ma, poiché il toponimo “Maddalena”, a Campo, si riferisce non tanto
alla cappella in sé, quanto piuttosto a tutto il territorio che comprende la piana
alluvionale formata dal torrente Stura, là ove riceve il rio Masca, nonché i boschi e
i prati terrazzati che digradano dal bric Cabàn, la costruzione della cappella
L’11 settembre, dopo la messa nella chiesa gremita di fedeli, una forza
superiore deviò verso Masone la seguente processione, che si era
incamminata verso l’antica pieve di San Michele. Preceduti da padre
Bonifacio e dall’arciprete, don Giacomo Voglino, i campesi giunsero alla vista
del borgo fortificato, vegliato armi in pugno dagli uomini del Grimaldi Cebà. La
croce levata da padre Bonifacio fece cadere le armi dalle mani di quegli
uomini che presero a scendere disarmati verso gli uomini di Campo “e quelli
che prima erano li più nemici, e procuravano di fare alla peggio, furono i primi
ad abbracciarsi”. I padri agostiniani celebrarono la messa nella chiesa di
Masone, ma all’uscita un ragazzo campese, Tommaso Oliveri, incominciò a
gridare a gran voce: “…venite a vedere il Paradiso!”; e “andando tutti…si vide
lassù quel monte chiamato della Masca, ossia Bonicca, una nuvola
lucidissima e pareva ch’avesse dietro un grand’esercito di persone. Assai
presto sparì…poi di nuovo tornò a vedersi…fatta a modo di cappella…Assai
subito si vide giù più basso, a mezzo due alberi di castagna, una donna
vestita di manto turchino…e un velo bianco in testa…con una faccia tanto
lucida, che non le se poteva affissarne gli occhi, con due altre donne di
dietro….si vide una nuvola lucidissima fatta a modo di torre, la quale si
convertì assai presto in una donna vestita di bianco, che si vide camminare
tanto velocemente sopra quei boschi, che in uno sguardo scese dalla cima al
fondo del monte, e poi sparì”.
Lieti, i due popoli fecero pace. Ma quando i campesi furono quasi a metà
della via di ritorno “tornò la Beata Vergine a dimostrarsi in cima al monte,
vestita di bianco con un velo bianco in testa, accompagnata da due
donne…pur vestite di bianco, che le stavano in atto di riverenza, e poi sparì”.
Il tutto, insieme alla cronaca di varie guarigioni miracolose, venne testato il 1
ottobre 1595 con atto giurato da Michele de Podio, notaio e podestà di
Campo. E’ questa l’unica occasione di una apparizione non ad un singolo o
ad un gruppetto di persone, ma a ben due popoli insieme e, tra l’altro,
confermata da un atto notarile, depositato all’Archivio di Stato di Genova.
