Liguria: contrade, villaggi, paesi, città. Vol I - page 50

Posizione geografica
Campo Ligure (24.81 Kmq., 3025 abitanti al gennaio 2011) è situato quasi al
centro della Valle dello Stura, un lungo torrente che, nato da tre sorgenti nei monti
in località Piani di Praglia, scorre spesso impetuoso sino ad Ovada, ove si
immette nel fiume Orba. La Valle Stura, situata sul versante padano
dell’Appennino Ligure, per un bacino imbrifero di circa 150 Kmq., si apre
immediatamente alle spalle del mare di Voltri, cui comunica per mezzo del Passo
del Turchino e, oltre che dalla strada provinciale è percorsa anche dall’Autostrada
dei Trafori e dalla ferrovia Genova-Acqui Terme.
Al torrente Stura, che corre per 35 Km, è legata nel bene e nel male tutta la storia
della Valle: se la ricchezza delle sue acque e quella dei suoi affluenti ha favorito
l’insediarsi e lo svilupparsi delle attività industriali, dalle ferriere medievali e
dell’età moderna ai grandi cotonifici dell’Otto-Novecento, l’impetuosità delle
stesse nei momenti di piena ha rappresentato un costante pericolo per le alluvioni
che hanno spesso devastato la Valle stessa e i centri abitati.
La massima elevazione della Valle è il Bric del Dente (m. 1101), il massiccio più
orientale del Gruppo del Beigua, i cui ultimi contrafforti scendono al passo del
Turchino (m. 532),
ove “il Giovo si
arrotonda,
si
appiattisce tanto da
chiamarsi, almeno in
due punti più bassi,
Giovo Piatto. E
lascia
passare
uomini e nuvole” (v.
Toma Pirlo, “Un
clamoroso episodio
di
capitalismo
feudale”, 1995
La conformazione
geologica
del
territorio e gli interventi umani hanno determinato l’attuale aspetto: esso si
presenta molto vario, con forme ampie e distese (Pratorondanino, Pavaglione,
Ciazze) o con forme selvagge e aspre (Gargassa, alto Masone, medio
Langassino, bassa Stura).
Geologicamente predominano i calcesisti e le serpentine verdi proprie del
“Gruppo di Voltri”. La caratteristica paesaggistica più appariscente sono le
“fasce”, risultato del millenario lavoro di generazioni di contadini che hanno
terrazzato i fianchi delle montagne. Una terza caratteristica del paesaggio è
rappresentata dall’ampio e folto manto di boschi ove trionfa soprattutto il
castagno, la risultante di antichi vasti castagneti che nel passato sfamarono gli
abitanti (AA. VV., “Guida alla Valle Stura”. 1984).
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