Liguria: contrade, villaggi, paesi, città. Vol I - page 51

La Valle Stura fu abitata almeno sin dall’età del ferro; gli scavi effettuati in località
Ciazze di Rossiglione hanno confermato l’affermazione con i ritrovamenti di
materiale lapideo (trituratori in ciottoli cilindrici o ovali, pietre levigate in pietra
verde, punte di scalpello; selci di varia fattura), materiale fittile (ciotole con o
senza peduccio, olle, vasi anche decorati molto semplicemente con unghiate o
angoli o cordoni, a zig-zag semplice o doppio) e metalli (fermagli, borchie). Per i
caratteri specifici dei manufatti la “civiltà delle Ciaze” rientra nell’ambito della
“civiltà di Golasecca” (Luigi Bernabò Brea, “Una stazione all’aperto dell’età del
ferro presso Rossiglione”, 1942).
La connotazione urbana di Campo Ligure.
“UNO DEI BORGHI PIU’ BELLI D’ITALIA”
Il centro abitato di Campo Ligure si trova circondato per tre lati dai torrenti Stura e
dai suoi due affluenti, Ponzema e Langassino (i cui toponimi risalgono ad epoca
pre-romana, simili a Polcevera e Langasco) che nascono entrambi all’interno del
Parco Regionale Piemontese delle Capanne di Marcarolo. Alle spalle del paese si
erge una collinetta sulla quale nel tempo fu costruito il castello. La parte orientale
del territorio comunale è inserita nel Parco Regionale Ligure del Beigua.
L’attuale
assetto
insediativo è ancora
caratterizzato da una
rigorosa regolarità a
maglia;
questa
connotazione
ha
determinato fra gli
studiosi l’insorgere di
due tesi contrastanti
circa la sua genesi:
una parte intravvede la
forma della trama ad
“insulae” romana (->
STORIA);
l’altra
sostiene che una
riorganizzazione del
tessuto, avvenuta tra i secoli XIV e XV, abbia portato a quella articolazione
razionale frutto di una vera e propria lottizzazione per settori paralleli al corso
dello Stura e sull’asse della via di fondovalle (ove non fosse che la via più antica
era quella di controcrinale!). L’impianto urbanistico è strutturato dalla stessa
localizzazione di fondovalle del nucleo compreso fra il colle del castello
predominante, il corso dei tre torrenti ed è incentrato sull’asse principale parallelo
allo Stura (il “Cardo” romano) intersecato, a sua volta, da un secondo asse
trasversale (il “Decumanus”, che giunge sino nei pressi del ponte sullo Stura: del
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