Il vino: storie di uomini. di terreni, di vitigni e di vigneti - page 25

Antinoo
Lazio Bianco igt
Cenni
storici
Nel
dicembre 1907 in località
Torre del Padiglione, a
breve
distanza
dall’azienda Casale del
Giglio, fu rinvenuto il
bassorilievo di “Antinoo”,
giovane
greco
di
straordinaria
bellezza,
favorito dell’imperatore
Adriano, vissuto nel II secolo d.C. L’opera lo rappresenta intento a
recidere un tralcio da cui pendono due grappoli di uva. Il
bassorilievo è oggi custodito presso il Museo Nazionale Romano,
Palazzo Massimo alle Terme (Largo di Villa Peretti n. 1 - Roma).
Uvaggio e Vinificazione
Blend di Viognier e Chardonnay (due terzi - un terzo)*. All’arrivo in
cantina le uve vengono sottoposte a pressatura soffice a cui segue
un naturale illimpidimento del mosto ad una temperatura di 12–13°
C. onde evitare di impoverire la struttura. Quando il mosto
raggiunge una temperatura di circa 18° C., viene posto, separando
le varietà, in “tonneaux” (botti da 500 litri in gran parte di acacia).
Una piccola frazione di Chardonnay viene posta in “barriques” di
rovere non tostato. In botte si compiono sia la fermentazione
alcolica che quella malolattica. Durante questo periodo che va da
metà settembre a fine marzo, si susseguono dei periodici
“bâtonnage” (messa in circolo delle fecce nobili depositate sul
fondo). Segue un periodo di affinamento in bottiglia per 6-12 mesi.
*(percentuali indicative, variabili in funzione dell’annata)
Esame organolettico
Colore giallo con riflessi dorati; al naso è elegante, complesso, con
dominanza di fiori gialli, di acacia e di ginestra. In bocca si distingue
per la sua traccia salina e minerale molto persistente che si
addolcisce nel finale.
Abbinamenti suggeriti
Con una inconsueta Pasta alla Amatriciana in bianco detta
“GRICIA” (ricetta in fondo alla brochure).
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