Liguria: contrade, villaggi, paesi, città. Vol I - page 74

tessiture incominciarono a chiudere, trasferendosi nei paesi emergenti del Terzo
Mondo, sostituite da varie altre industrie manifatturiere.
La lavorazione della filigrana fu ancora molto attiva sin verso lo scorcio finale del
secolo: con gli anni Ottanta-Novanta i laboratori di filigrana incominciarono
anch’essi a chiudere uno dopo l’altro, stroncati dalla concorrenza cinese e di vari
altri paesi asiatici. Il settore terziario andò nel frattempo irrobustendosi,
diventando fondamentale nell’economia campese, mentre andava sviluppandosi
tutta una serie di piccole e medie aziende impegnate in vari campi dell’attività
manifatturiera.
L’apertura dell’Autostrada dei Trafori all’inizio degli anni Settanta diede modo alla
popolazione del paese di rimescolarsi, più ancora di quanto non avesse fatto la
ferrovia negli ottant’anni precedenti. Oggi, per una buona metà la popolazione
non è strettamente originaria di Campo: un po’ come è avvenuto in tantissimi
luoghi. Questo significa che il paese si è rivitalizzato e si sta muovendo
dinamicamente nel Terzo Millennio con nuove prospettive.
L’attività agricola, un tempo assai vivace con i contadini organizzati nella
Cooperativa Sant’Isidoro, fondata nel 1904, è venuta limitandosi alla zootecnia e
alla coltivazione di prodotti derivati dalla stessa (Consorzio Allevatori della Valle
Stura, con alpeggio sociale in località “prài d’Carànte” nei pressi del monte
Pavaglione) oltre che di prodotti per il consumo locale. Nel vasto altopiano ricco di
pascoli di Prato Rondanino, sempre in territorio di Campo Ligure, è stato nel
tempo installato anche un Orto botanico per varie specie tipiche dei monti liguri.
La “Comunità Montana delle Valli Stura e Orba”, che si occupava da fine anni
Settanta del Novecento, di tutto quanto era concernente l’attività agricola, oltre
che di varie altre funzioni delegate, è stata nel 2010 cancellata, così come tutte le
altre esistenti in Regione, con decreto della Regione Liguria.
Il Castello
L’insediamento di Campo, situato nel mezzo della Valle Stura, fu dalla sua
fondazione centro commerciale e luogo di passaggio per mercanti e viaggiatori
provenienti dalla Riviera e dal Monferrato; per la sua particolare posizione
geografica la Valle Stura fu percorsa da numerose orde di invasori, dai Visigoti ai
Longobardi ai Franchi. Ciò impose agli abitanti del borgo la costruzione sia di
posti di avvistamento sia di edifici fortificati.
Come sistema passivo venne edificata, in un primo tempo, un’alta torre su una
collina ad est dell’abitato, quindi nella Marca Obertenga. Nelle sue dimensioni
attuali questa torre misura m. 5,85 di diametro, m. 28 di altezza, m. 1,70 di
spessore del muro alla base: il poeta e storiografo campese settecentesco don
Luciano Rossi indica m. 31,30 di altezza al culmine del tetto (v. Luciano Rossi,
“Cronistoria di Campo”, ms.).
Non esistono documenti attestanti l’anno esatto di costruzione: le due ipotesi di
G.B. Rossi (v. Gio Batta Rossi, “Guida ai paesi e ai castelli dell’Alto Monferrato”,
1...,64,65,66,67,68,69,70,71,72,73 75,76,77,78,79,80,81,82,83,84,...124
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