E’ probabile che un primo insediamento abitativo, prospiciente la piazza
principale del paese, sia stato realizzato dalla famiglia Spinola tra i secoli XIV-XV:
tale abitazione, tuttavia, ben difficilmente si identifica con l’attuale “Palazzo”,
quanto piuttosto con la casa che ab immemorabili è stata chiamata, e ancor oggi
viene denominata, il “palazzo del Principe”.
E’, questa, la casa che
fronteggia da sud-ovest la
chiesa parrocchiale e questa
fu la prima abitazione in
Campo dei signori feudatari,
l’antica casa che venne
abbandonata, perché troppo
angusta e non all’altezza della
dignità di quei signori che, nel
corso
del
Cinquecento,
stavano facendo fortuna nelle
terre dell’Impero spagnolo,
così come molte altre famiglie
genovesi; sul finire del sec.
XV, pertanto, sorse il grande
Palazzo.
Nella vecchia casa “del
Principe” vissero sicuramente
il condomino Nicolò Spinola
(morto di peste a Campo il 23
luglio 1657) e sua moglie
Geronima Spinola (del ramo
di Lucoli), la “beata” (Genova
4-XI-1592 / Campo 25-VIII-
1657), non fosse altro perché
il “Palazzo” era stato ceduto a
Genova, insieme a metà del
feudo,
dai
due
fratelli
condomini Francesco Maria e
Gio Batta, il primo con atto del 10 novembre 1634 e il secondo con atto del 25
gennaio 1636.
Il figlio e successore di Nicolò, il condomino Vincenzo, sborsò nel 1641 ben 8250
lire genovesi per acquistare da Genova il “Palazzo” e la terra della Cascinazza:
ma fece un affare! Il Senato genovese cinque anni prima aveva pagato il Palazzo
e la Cascinazza quasi tre volte tanto: 21.141 lire. Durante il Settecento,
Cristoforo II Spinola vendette la “casa del Principe” al cognato Gio Batta
Centurione (v. P. Bottero, “Geronima Spinola” – v. in Bibl.).
Entrato in Feudo il ramo degli Spinola di Lucoli, col matrimonio di Domenico I con
Geronima, l’unica figlia del Vincenzo di cui sopra, i nuovi signori ampliarono