Liguria: contrade, villaggi, paesi, città. Vol I - page 84

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l’edificio, soprattutto lungo il lato nord e collegarono il Palazzo con il castello
attraverso due cavalcavia, uno dal Palazzo alla casa detta “la Galleria” e uno
dalla Galleria al castello stesso. Tra fine Seicento e i primi anni del secolo
seguente avvenne la decorazione delle facciate esterne del Palazzo e la
sistemazione degli appartamenti signorili all’interno. Due cappelle private dei
marchesi erano in due dei piani del Palazzo, di una di esse, quella detta “Oratorio
domestico”, possediamo la descrizione in una lettera dell’Arciprete don Pietro
Francesco Macciò (1724-1775), parroco di Campo Freddo dal 1767 al 1775.
La decorazione esterna, almeno quello della facciata che prospetta su piazza
Vittorio Emanuele, è stata completamente restaurata in questi anni su progetto
degli architetti campesi Enrico Bongera e Luigi Fontana e il Palazzo può così
mostrarsi oggi in tutto il suo splendore.
Progetto della decorazione di Palazzo Spinola per il recupero
Architetto L. Fontana
A partire dal 1861 i locali del sottotetto vennero adibiti ad abitazione e ad aule
scolastiche per le scuole elementari femminili, tenute dal 1866 dalle Suore
Benedettine di Ronco. Parte dei locali vennero affittati a privati, come si evince
dal libro dei conti di Giovanni Piombo, agente dei signori Bendinelli e
Massimiliano Spinola (v. Registri dei conti di G. Piombo, ms. di proprietà privata)
e parte furono affittati all’Amministrazione Comunale di Campo Ligure che dal
1871 ne fece la sede del Municipio. Nel 1891 vennero affrescati dal pittore
ovadese Marcello Gorgni il grande salone di rappresentanza e il salotto.
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